La maturazione dell’acquario

Guida all’allestimento di un acquario e risoluzione delle principali problematiche nel primo mese di vita di un acquario. Come evitare di commettere errori.

Cosa vuol dire far maturare un acquario

La maturazione di un acquario, o maturazione del filtro, sono sinonimi di un processo che permette la formazione di quella flora batterica indispensabile per far si che i pesci possano sopravvivere. Senza questi batteri ammonio e nitriti non verrebbero trasformati in nitrati e di conseguenza i pesci morirebbero in poco tempo. In pratica la maturazione prevede la formazione di una colonia batterica sufficiente ad ospitare i primi pesci.

I batteri sono esseri viventi

Un acquario appena allestito inizia con zero batteri, questi vengono introdotti in modo involontario attraverso l’aria, o con tutto ciò che viene inserito in acqua (sabbia, legni, rocce, oppure volontariamente aggiungendo un poco di melma batterica che possiamo reperire nel filtro di un altro acquario già funzionante.

A questo punto i batteri inizieranno a riprodursi velocemente, ma per far si dovranno anche trovare cibo per non morire di fame. A questo scopo possiamo inserire un paio di granelli di cibo per pesci due o tre volte a settimana. Anche sostanze organiche come foglie secche, legni, frammenti delle piante vere che andranno in decomposizione, costituiscono cibo per i batteri.

Solitamente si indicano 30 giorni come il tempo che dobbiamo aspettare per la maturazione, ovvero il tempo necessario affinché questi batteri si riproducano a sufficienza per garantire un ambiente di vita salubre per i pesci.

Diciamo che la regola dei 30 giorni è abbastanza valida a patto di inserire pochi pesci per volta, cerchiamo di capire il perché e di valutare cosa può migliorare o rendere vano il nostro mese di maturazione.

Come cresce la flora batterica

I batteri sono esseri viventi, una volta avviato l’acquario essi iniziano a colonizzare l’ambiente acquatico,

I batteri aumentano all’aumentare del cibo che trovano a disposizione, questo cibo è dato da sostanze organiche in decomposizione (legni, foglie, mangime, feci dei pesci). L’aggiunta di un paio di granelli di cibo per pesci (un paio vuol dire che quasi non si devono vedere, mentre se ne aggiungiamo troppi potremmo favorire un eccesso di sostanze inquinanti) ogni 3-4 giorni ad esempio sarà un ottimo modo per favorire la formazione di una flora batterica, come l’inserimento di qualche piccola lumachina. Altre cose che favoriscono la flora batterica sono l’acqua dura, il buio, una temperatura di 22-24°C.

Come inserire i pesci senza aspettare un mese

Tutti i piccoli aiuti consigliati in questa guida non comportano la possibilità di inserire i pesci prima del tempo dovuto, per questo non esiste una soluzione che non metta a rischio la vita dei pesci e non comprometta la maturazione stessa.

Non esiste un modo per risparmiare tempo ed inserire pesci prima del dovuto. Chi per il solo scopo di avere prima un pesciolino che rallegra il suo acquario lo inserisce prima del dovuto, mette a rischio la vita di un animale. Un inutile atto di crudeltà.

Tutti i prodotti che promettono di poter inserire i pesci prima del dovuto intervengono modificando i valori dell’acqua e rimuovendo temporaneamente alcune sostanze. Questo non velocizza la maturazione del filtro bensì la compromette perché eliminare ammonio vuol dire eliminare cibo per la flora batterica, la quale senza gli opportuni nutrienti non potrà crescere a sufficienza.

Bensì il nostro piccolo aiuto ci permette di avere una flora batterica più efficace e meno rischiosa.

Test per Ammonio e Nitriti

Andando a leggere su alcune guide ci propineranno la storiella del picco dell’ammonio e del picco dei nitriti. Si tutto vero ma non bisogna pensare che dopo il picco dei nitriti possiamo fare come ci pare. La flora batterica deve crescere gradualmente ed in concomitanza con l’aumentare dei pesci.
Spendere 30 euro per sapere se posso inserire i primi pesci dopo 22 o 25 o 27 giorni o 30 giorni ha senso? E se poi l’interpretazione di questi test fosse sbagliata?
Il mio pensiero? Risparmiamo 30 euro, attendiamo i canonici 30 giorni, e sfruttiamo questo periodo per studiare meglio la popolazione che verrà ospitata nel nostro acquario.

La maturazione ideale di un acquario

I batteri si formano meglio in acqua dura, al buio, e a 22-24°C, quindi dopo aver sistemato la sabbia del fondo, riempito con sola acqua di rubinetto, e messo in funzione il filtro, potremmo lasciare l’acquario al buio, meglio se coperto con una coperta, per un periodo di 30 giorni. Io per maggiore sicurezza preferisco attendere 45 giorni in modo da avere una situazione più stabile. Dopo questo periodo inserisco le prime piante, metto in funzione le luci impostando inizialmente solo 6 ore di luce che poi aumenteranno, ed dopo 7 giorni inizio ad inserire pochi pesci (non più di un pesce grande come un neon ogni 15-20 litri). Attendo altri 30 giorni nei quali mi occupo soltanto di sistemare l’arredo ed aggiungere piante e poi inserisco altri pesci sempre in quantità limitate, andando avanti così.

Nel caso i miei pesci vogliano acqua tenera, nel momento in cui inserisco le piante effettuo un cambio d’acqua togliendo parte di quella di rubinetto (non più del 30%) e rimpiazzandola con acqua d’osmosi. Per inserire i primi pesci attendo in questo caso almeno 10 giorni dopo il cambio d’acqua.

Come vediamo, dal semplice attendere 30 giorni siamo arrivati ad una gestione dell’acquario nei primi 2 mesi che richiede di fare le cose con calma e con criterio.
Una variante che quasi tutti utilizzano è quella di inserire subito le piante dal primo giorno ed ovviamente mettere in funzione le luci, non fare il periodo di buio, a patto di rispettare le altre indicazioni. Quello che cambia fondamentalmente è che i batteri contrastano le alghe e viceversa; iniziare con il buio quindi favorisce i batteri a discapito delle alghe e ci da un vantaggio in più per contrastarle nelle fasi iniziali quando è più facile che esse prendano il sopravvento.
I batteri aiutano anche le piante a trovare una situazione stabile e favorevole per la loro crescita, inoltre ritengo che inserendo le piante dopo la maturazione ci aiuti a posticipare ulteriormente l’eventuale fertilizzazione, essendo io molto previdente preferisco evitare troppe variabili nei primi mesi di vita del nostro acquario.

Durante la maturazione le mani restano in tasca

Questa regola non poteva mancare in questa guida. Qualsiasi cosa decidiate di fare è quasi sicuramente un errore talvolta gravissimo, nel migliore dei casi potremmo rallentare la maturazione del filtro, nel caso peggiore potremmo ripartire da zero. Farlo in modo inconsapevole inoltre rischia di farci trovare con pesci che moriranno nei primi senza sapere cosa fare. Vediamo alcuni di questi errori:

  • Cambiare l’acqua nei primi 30 giorni è un errore, può danneggiare o resettare la maturazione del filtro. Nel periodo successivo ai 30 giorni possiamo cambiare poca acqua cercando di inserirla ad una temperatura simile a quella in acquario, e di evitare il cloro (quindi facciamo invecchiare 24 ore l’acqua in un secchio prima dell’utilizzo). Comunque i primi mesi sono quelli nei quali lo sporco non è molto quindi non serve cambiare acqua, e nello stesso tempo la flora batterica è ancora debole e non ama grandi cambiamenti.
  • Pulire il filtro o sostituire i materiali del filtro è un errore, se ormai abbiamo iniziato o ripartiamo da zero oppure ci portiamo avanti il filtro per 2-3 mesi per poi iniziare a metterci mano. Questo senza mai lavarlo completamente ma lasciando parte dei materiali sporchi e non lavati, perché lo sporco è la casa dei batteri ed una pulizia totale vuol dire ucciderli tutti.
  • Evitiamo di utilizzare prodotti di qualsiasi tipo, in particolar modo carboni attivi, resine anti nitrati o anti fosfati, regolatori del pH o KH o prodotti che promettono di azzerare ammonio o nitriti, prodotti miracolosi che promettono di inserire pesci dopo pochi giorni. Non utilizziamo CO2 ne fertilizzanti.
  • Evitiamo drastici cambi di temperatura.
  • Non inseriamo esseri viventi ad eccezione di piccole lumachine

L’osmosi e l’avvio di un acquario

Ho assistito più volte ad acquario allestiti con un eccesso di acqua d’osmosi nei primi giorni, o peggio ancora con sola acqua d’osmosi. Questo non solo rallenta la maturazione ma causa anche problemi ai batteri.
Se abbiamo utilizzato metà acqua d’osmosi e metà acqua di rubinetto, accontentiamoci di verificare se il pH non scende sotto a 7, in caso contrario consiglio di ricominciare il conteggio dei 30 giorni dopo aver cambiato tutta l’acqua con sola acqua di rubinetto.
Se abbiamo utilizzato soltanto acqua d’osmosi mettiamoci l’anima in pace e ricominciamo da capo sostituendo tutta l’acqua con acqua di rubinetto.

Ammonio e nitriti con pesci in acquario

Ritrovarci con Ammonio e Nitriti quando abbiamo già i pesci vuol dire che abbiamo fatto errori gravissimi. Se l’acquario ha degli errori di fondo e necessita di essere allestito da zero o di correggere un errore che non può attendere per essere sistemato, mettiamoci l’anima in pace e sistemiamo tutto. Se invece l’acquario è a posto non tocchiamo nulla altrimenti potremmo fare più danni di quanti ne abbiamo fatti e ritardare ulteriormente il momento in cui i pesci potranno tornare nel nostro acquario.
In entrambi i casi prendiamo i pesci, li mettiamo in un secchio con poca acqua, un aeratore, ed aggiungiamo acqua nuova del rubinetto. per ogni litro di acqua che abbiamo messo nel secchio possiamo aggiungere mezzo bicchiere di acqua ogni 5 minuti, cercando di averla ad una temperatura non troppo fredda ne troppo calda. Una volta raddoppiata l’acqua del secchio possiamo imbustarli e portarli a chi se ne potrà prendere cura, anche a costo di regalarli.

Guida non completa – in fase di revisione